PAUSA WEEKEND #001

Posted on 22 gennaio 2010

0


E qui comincia una tradizione.
Il venerdì, prima della pausa weekend, ci sarà sempre un post ricco di mini-notizie e curiosità raccolte qua e là sul web o sui giornali nazionali, un podcast da scaricare ed ascoltare subito o da tenersi per l’oretta di macchina/treno/autobus che vi aspetta lunedì mattina per andare al lavoro, un video e qualche articolo da stampare e leggersi con calma.
A lunedì!

PODCAST

Il 19 gennaio 2010 Paolo Borsellino avrebbe compiuto 70 anni. Vi propongo la puntata che La Storia in Giallo ha dedicato alla sua figura. Nella seconda parte viene intervistato Manfredi Borsellino, figlio del giudice ucciso dalla mafia. 

PAOLO BORSELLINO – La Storia in Giallo

Per chi non conoscesse questo programma radiofonico: dura circa 50 minuti di cui la prima mezz’ora è una ricostruzione “sceneggiata” di alcuni momenti salienti della vita del personaggio cui la puntata è dedicata (con la partecipazione di attori e doppiatori italiani), mentre nei restanti 20 minuti Antonella Ferrera, giornalista e conduttrice del programma, intervista studiosi dell’argomento o del personaggio approfondito.

[Per ascoltare il podcast direttamente qui sul blog, cliccare play. Per scaricare il file mp3 e cliccare col tasto destro su PAOLO BORSELLINO – La Storia in Giallo, Salva con Nome]

VIDEO

La matematica dietro la crisi economica.
I pescatori canadesi non hanno freddo. Mai.

ARTICOLI

Riguardo alla questione della deportazione degli Ebrei e delle leggi razziali qui in Italia solitamente si accusa la Chiesa (soprattutto nella persona di Pio XII) e si salva chi andrà ad ingrossare le fila degli intellettuali nel dopoguerra. Ecco due articoli per ribaltare la situazione:
Il silenzio degli altri di Maurizio Crippa, Il Foglio
Le suore di Santa Marta di Fabrizio Caccia, Corriere della Sera

 NOTIZIE&CURIOSITA’

Haiti. Secondo il televangelista più famoso d’America, Pat Robertson, il terremoto che ha colpito Haiti è solo l’ultima conseguenza di una serie di disgrazie che l’isola si è attirata facendo, nel 1791, un patto con il Diavolo per liberarsi dalla potenza francese. Il predicatore era già divenuto famoso in passato per aver sostenuto l’ipotesi che l’attentato dell’11 settembre fosse avvenuto per colpa dei “pagani, abortisti, femministe, gay e lesbiche e tutti quelli che hanno cercato di laicizzare l’America”. Il suo programma televiso, The 700 club, è seguito quotidianamente da un milione di persone.

Haiti/2. “Per le strade di Port-au-Prince è un continuo canto. Gli haitiani cantano per accompagnare i morti nel loro ultimo viaggio.” (Associazione ColorEsperanza, via Il Foglio)

Haiti/3-il futuro nel passato. Abdoulaye Wade presidente del Senegal che, come Haiti, è un’ex colonia francese, ha proposto, tramite radio France Info, ai sopravvissuti del terremoto di tornare in Africa nella terra dei loro padri. «Non hanno scelto loro di andare su quell’ isola e non sarebbe la prima volta che discendenti di schiavi rientrano in Africa. C’ è il caso della Liberia, dove chi è tornato ha dato vita a una repubblica con la popolazione locale». Nella mente del presidente senegalese tutto è già predisposto: i biglietti aerei sovranno essere pagati dalle ex potenze coloniali colpevoli di aver trascinato i loro antenati su quelle infide spiagge caraibiche, mentre lo spazio dove far alloggiare i nuovi arrivati sarà trovato con la collaborazione dell’Unione Africana. (Corriere della Sera, 18-01)

Libertà. Il deputato olandese Geert Wilders rischia due anni di carcere per l’accusa di razzismo ed istigazione all’odio per via di alcune sue dichiarazioni antislamiche. Il politico, citato nei primi posti della lista dei “bersagli” inchiodata al petto del regista Theo Van Gogh (assassinato il 2 novembre 2004 dopo aver girato un film sulla violenza contro le donne nella società islamica), sarà difeso da Bram Moszkowicz, paladino della lotta all’antisemitismo. Il Wall Street Journal commenta: “una corte olandese importa la legge saudita sulla blasfemia”. (Il Foglio, 19-01)

Libertà/2. Il commissario tecnico dell’Egitto, Hassan Shehata: “Per avere un posto in nazionale egiziana il talento non basta. Essere in sintonia con Dio è un valore”. L’allenatore ha imposto ai giocatori di pregare rivolti verso la Mecca prima di ogni partita ed è arrivato a lasciare in panchina il campione Ahmed Mido perchè pensa che non sia abbastanza credente. (Corriere della Sera, 16-01)

Libertà/3. Alì Agca, terrorista turco che nel 1981 attentò alla vita di Giovanni Paolo II, è stato scarcerato. Qui potete leggere il suo delirio messianico.

Dialogo.  «Sono lieto di incontrare colui che ricevette in Sinagoga il mio amato predecessore». «Mi spiace non poter venire al Tempio, non poterla ricevere lì…». «Non si preoccupi…». «Sa, ormai ho 95 anni e in questi giorni non mi sento molto bene, purtroppo». «Una bella età… e ringraziamo il Signore per questo». Questo il dialogo tra Papa Benedetto e il Rabbino Toaff sulla soglia della Sinagoga di Roma. (Corriere della Sera, 18-01)

Obama. Ha licenziato il suo speech writer John Favreau ed ha assunto Ben Rhodes che per il Presidente aveva già scritto il discorso tenuto da Obama all’Università del Cairo (3 giugno), a Oslo alla consegna del Premio Nobel (9 dicembre) e a West Point per motivare l’invio di altri 30.000 soldati in Afghanistan il mese scorso.

Obama/2. Al teatro Jahrhunderthalle di Francoforte Hope! The Obama musical story ha debuttato il 17 gennaio scorso.

Obama/3. Ha spostato il discorso a reti unificate previsto per il 2 febbraio per lasciare spazio alla prima puntata della sesta ed ultima serie di LOST.

Divorzio. La catena inglese di grandi magazzini Debenhams ha lanciato da questa settimana la “lista divorzio”: rivolta in particolare a chi si ritrova senza casa e beni, permette ai “single di ritorno” di chiedere a parenti amici diversi articoli necessari per rincominciare la loro vita. L’azienda ha deciso di far partire l’iniziativa a gennaio perchè nel Regno Unito è questo il mese in cui si registra il maggior numero di divorzi. Già prima della lista divorzio erano presenti sul mercato biglietti di felicitazioni per il divorzio e torte per celebrare la separazione. (Corriere della Sera, 18-01)

Divorzio/2. Nei dormitori pubblici e nelle mense dei volontari di Milano uno su cinque è un separato/divorziato che deve mantenere ex moglie e figli. In via Calvino, zona Mac Mahon, sono partiti i lavori per la “Casa del padre separato”, voluta dalla Provincia e dal consigliere leghista Matteo Salvini. (Corriere della Sera, 18-01)

Moda. Vivian Westwood, la famosa stilista britannica, ha da poco avviato un progetto per distribuire ai senzatetto magliette griffate con sopra il logo “Billions made homeless”, i miliardi hanno creato i clochard.

Cinema. Nonostante abbia incassato più di ogni altro nella storia del cinema in Cina (ben 530 milioni di yuan) il dipartimento di Propaganda del Partito comunista ha vietato la proiezione nelle sale del film di Cameron perchè ricorderebbe l’oppressione di alcune minoranze etniche (come i tibetani e gli uighuri) e potrebbe inoltre oscurare l’uscita di un film su Confucio, prodotto ad Honk Kong e considerato più “patriottico”, prevista per il 23 gennaio. Escluse dal divieto sono le sale con la possibilità di proiettare il film in 3D, purtroppo molto rare in Cina.

Prosciutto. Da Selfridges&co, a Londra, è stato venduto per 1800 sterline (2572 euro) un prosciutto di sette chili. Il maiale nero iberico ex proprietario del suddetto cosciotto è  cresciuto nell’Extremadura e nutrito unicamente con un tipo particolare di ghiande, ed è stato poi sottoposto ad un trattamento di tre anni prima di essere considerato pronto per raggiungere la tavola. Il prosciutto più caro del mondo è venduto in una scatola di legno artigianale ed è corredato da certificato del DNA. (Repubblica.it)

Prosciutto/2. Perchè contraffare un marchio quando lo puoi creare identico? Nella provincia del Gansu, in Cina, una località è stata chiamata Parma. In questo modo potrà vendere senza problemi il proprio prosciutto come prosciutto di Parma. (Papillon)

Prosciutto(o quasi)/3. A Vent, nel Tirolo del Nord, ricercatori della clinica universitaria di Innsbruck, in collaborazione con l’Istituto per la medicina d’emergenza in montagna dell’Eurac di Bolzano, hanno avviato un esperimento, della durata di due settimane , che prevede la sepoltura nella neve di circa 29 maiali per simulare la morte di persone sotto le slavine. Immediate le reazioni di gruppi di difesa dei diritti animali: “Sotto la neve dovrebbero sotterrarsi i ricercatori stessi per poi far analizzare i dati dai loro colleghi”. I ricercatori rispondono: “Con questo esperimento vengono salvate vite umane”.

Image credits: John Sherffius
Messo il tag:
Posted in: 2010